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Accessibilità dei siti e-commerce: cosa cambia dal 28 giugno 2025

Dal 28 giugno 2025 i siti web di commercio elettronico, inclusi quelli per la vendita di servizi alberghieri, dovranno rispettare i requisiti di accessibilità previsti dal decreto legislativo 82/2022. Sono escluse le microimprese, mentre le PMI possono essere esonerate in presenza di oneri sproporzionati, previa valutazione documentata. È prevista una fase transitoria fino al 28 giugno 2030 per l’uso di tecnologie già esistenti. Restano già in vigore obblighi per le grandi imprese con fatturato superiore a 500 milioni di euro.

Accessibilità dei siti e-commerce: cosa cambia dal 28 giugno 2025

A partire dal 28 giugno 2025, entra in vigore il nuovo obbligo di accessibilità per i siti web di commercio elettronico, previsto dal decreto legislativo 82/2022, che recepisce in Italia l’European Accessibility Act (EAA).
 
Cosa significa?
Le imprese che vendono online – inclusi i siti che offrono servizi alberghieri al pubblico – dovranno garantire che il proprio sito sia accessibile anche alle persone con disabilità. Questo comporta l’adozione di una serie di requisiti tecnici per rendere più semplice la navigazione, la comprensione dei contenuti e l’interazione con il sito.
 
Chi è escluso?
  • Microimprese: con meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro, non sono obbligate ad adeguarsi.
  • PMI: possono essere esonerate se dimostrano, con una valutazione documentata, che adeguarsi comporterebbe un onere sproporzionato o cambierebbe la natura stessa del servizio.Attenzione: questa valutazione deve essere documentata, aggiornata ogni 5 anni o in caso di modifiche al servizio, e disponibile su richiesta del Ministero o delle autorità competenti.
Inoltre, non è possibile chiedere l’esonero se l’impresa riceve finanziamenti pubblici o privati per migliorare l’accessibilità.
 
Quando bisogna adeguarsi?
Dal 28 giugno 2025, i nuovi servizi di e-commerce dovranno essere accessibili fin da subito.
Tuttavia, fino al 28 giugno 2030, è consentito continuare a usare prodotti e tecnologie già in uso prima del 28 giugno 2025, per erogare servizi analoghi.
I contratti già attivi prima del 28 giugno 2025 possono restare invariati, ma non oltre il 28 giugno 2030.
 
Obblighi già attivi
Ricordiamo che è già in vigore l’obbligo di accessibilità per le imprese private con un fatturato medio superiore a 500 milioni di euro, che offrono servizi al pubblico tramite siti web o app.

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