L’Agenzia delle Entrate, con la consulenza giuridica n. 956-37/2025, ha fornito importanti chiarimenti sull’applicazione del trattamento fiscale agevolato previsto per le mance, come disciplinato dall’articolo 1, commi 58 e seguenti, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.

 

Il parere è stato espresso in risposta a un quesito presentato dal Ministero del Turismo, su iniziativa di Federalberghi, e riguarda l’eventuale applicabilità del regime fiscale agevolato (imposta sostitutiva del 5%) anche ai lavoratori dipendenti di fornitori esterni impiegati presso strutture ricettive e pubblici esercizi.

 

Secondo l’Agenzia delle Entrate, il trattamento fiscale delle mance si applica indistintamente sia ai lavoratori dipendenti direttamente da hotel e ristoranti, sia a quelli dipendenti da fornitori esterni che prestano servizio presso le medesime strutture.

 

Nel documento si legge:

“Dal tenore letterale della norma non si evince alcun elemento che possa giustificare un diverso trattamento fiscale in ragione del soggetto destinatario delle somme erogate a titolo di liberalità.”

 

L’Agenzia chiarisce inoltre che, ai sensi dell’art. 33, comma 2, del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, gli obblighi di sostituzione d’imposta ricadono sull’agenzia di somministrazione (cioè il datore di lavoro formale), anche quando le mance siano erogate direttamente dalla struttura utilizzatrice (es. hotel o ristorante).

Il trasferimento delle mance dalle strutture al fornitore esterno viene considerato una mera movimentazione finanziaria, priva di rilevanza ai fini delle imposte sui redditi.

 

Nel caso in cui le strutture trattengano direttamente l’imposta sostitutiva sulle mance (come avviene nella prassi), sarà necessario un sistema di comunicazione tra la struttura ricettiva e il fornitore esterno, affinché: