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Nuovi Bandi Qualità per le imprese turistiche, commerciali e pubblici esercizi

Approvati dalla Provincia di Trento i nuovi bandi qualità in trentino per imprese turistiche, commerciali e pubblici esercizi

Nuovi Bandi Qualità per le imprese turistiche, commerciali e pubblici esercizi

Nei giorni scorsi la Giunta provinciale, visto il buon esito della precedente edizione, ha approvato due nuovi Bandi Qualità dedicati ai settori ricettivo e dei pubblici esercizi, ai fine di contribuire al miglioramento ed all’ammodernamento delle strutture aziendali, con ricadute positive su tutti i settori. 
Le misure, approvate in continuità con le precedenti, perseguono altresì gli obiettivi previsti nel PNRR per il rilancio del territorio, anche in vista delle Olimpiadi 2026. 
La piattaforma informatica per la presentazione delle domande sarà disponibile dal 2 agosto 2022 fino al 14 ottobre 2022.
 
Vediamo brevemente quanto prevedono i Bandi.
 
1. BANDO QUALITA’ RICETTIVO
Ai sensi della norma, i contributi previsti possono essere concessi secondo due modalità:
 
Regime de minimis. Sulla spesa ritenuta ammissibile può essere richiesto un contributo in conto capitale nella misura del 30%; sono agevolabili gli investimenti fissi di seguito elencati:  
  • spazi destinati o da destinare ad alloggio (unità abitative, servizi igienici e relativi corridoi di accesso; per le strutture ricettive all’aperto di case mobili). Sono ammissibili interventi di riqualificazione di edifici esistenti, l’ampliamento laterale di edifici esistenti, la realizzazione di case sugli alberi, nonché l’acquisto di case mobili per le strutture ricettive all’aperto; 
  • spazi destinati o da destinare a zone comuni (hall, sale da pranzo / colazioni, spazi esterni, facciate, spazi funzionali quali ad esempio cucine, depositi/magazzini). Sono ammissibili interventi di riqualificazione di edifici esistenti, l’ampliamento laterale di edifici esistenti, le sistemazioni esterne;  
  • spazi destinati o da destinare all’attività sportiva, curativa, ricreativa e di svago in genere (centro benessere, piscina, locali per il deposito di sci, bike o per attività sportive, parco giochi, mini-club). Sono ammissibili interventi di riqualificazione di edifici esistenti, l’ampliamento laterale o in sopraelevazione di edifici esistenti, la realizzazione di nuove strutture, le sistemazioni esterne
  • nuovi parcheggi a servizio della struttura ricettiva. Sono ammissibili interventi di realizzazione di nuovi parcheggi; si agevola altresì l’acquisto di parcheggi e l’acquisto di terreni con opere per realizzare nuovi parcheggi ma con il limite di 300.000,00 euro.
Regime di esenzione. Le imprese possono richiedere la concessione di un contributo in conto capitale nella misura del 20%. Sono agevolabili le iniziative previste all’elenco precedente, a condizione che vi sia, alternativamente:
  • un ampliamento delle superfici/volumi destinate all’attività di impresa;
  • una riqualificazione dell’unità operativa con diversificazione dei prodotti e servizi offerti mediante prodotti/servizi nuovi aggiuntivi, o trasformazione radicale dell’attività svolta nell’unità operativa oggetto di intervento.
Le spese sono ammesse da un minimo di 30.000,00 euro ad un massimo di 1.500.000,00 di spesa netta, indipendentemente dal tipo di intervento. Sono agevolate anche le spese tecniche (progettazione, direzione lavori, sicurezza, certificazione e collaudo statico) nella misura massima dell’8% dell’importo per opere e/o impianti. 
I contributi sono concessi ed erogati in unica soluzione.
Per ottenere i contributi, l’immobile oggetto degli investimenti deve essere:
  • di proprietà del soggetto richiedente (salvi i casi di leasing);
  • immobili oggetto di affitto d’azienda tra società controllanti o controllate o tra aziende di proprietà dei medesimi soggetti;
  • immobili in disponibilità (affitto, locazione), in caso di investimenti di importo fino a 500.000,00 € (totale domanda).
Le iniziative presentate sul Bando devono essere avviate successivamente alla presentazione della domanda di contributo, pena l'inammissibilità della stessa. Solo in caso di richiesta in regime de minimis, le iniziative possono essere avviate, ma non concluse, anche in data antecedente alla presentazione della domanda e comunque non prima del 1° marzo 2022. 
Per le domande con spesa superiore a 100.000,00 euro deve essere prodotta dichiarazione di una banca o di una società di leasing attestante la concessione al soggetto richiedente di un finanziamento riferito all’investimento oggetto della domanda, di importo almeno pari al 50% della spesa prevista, fatto salvo quanto segue. Qualora l’investimento oggetto della domanda sia interamente finanziato con mezzi propri, l’ente istruttore a campione verificherà ex post che il livello dei mezzi propri risultante dal bilancio sia incrementato dell’intero importo relativo all’investimento previsto, oppure che il bilancio chiuso prima della domanda presenti un ammontare delle disponibilità liquide pari all’intero importo relativo all’investimento. La verifica sarà effettuata confrontando il bilancio relativo alle situazione immediatamente precedente l’investimento ed il bilancio che include l’investimento.
Le iniziative agevolate ai sensi del presente bando devono essere completate entro il 31 dicembre 2023, la rendicontazione va presentata entro il marzo 2024.
 
 
2. BANDO QUALITÀ COMMERCIO E SERVIZI
Anche in questo caso, i contributi previsti possono essere elargiti in due modalità:
 
Regime de minimis. Sono agevolabili in regime de minimis gli investimenti destinati:
  • all’avvio di nuove attività o all’apertura di nuove unità operative, anche attraverso l’acquisto di immobili (subentro o meno in attività esistenti o dismesse attraverso l’eventuale acquisizione dell’immobile, la ristrutturazione o l’ammodernamento dei locali);
  • alla riqualificazione, ammodernamento e abbellimento delle attività esistenti o alla riconversione della propria attività, anche attraverso l’acquisto dell’immobile già in utilizzo e alla realizzazione di nuovi spazi funzionali ad attività esistenti (interventi relativi a sale, plateatici, servizi igienici, cucine, magazzini, spazi esterni compresi i mobili, arredi e attrezzature funzionali all'attività). Con riferimento alla sostituzione o riconversione dell’attività in una nuova tipologia o merceologia anche di diverso settore (es. da negozio di scarpe a negozio di prodotti tipici o da bar a ristorante) si tratterà di interventi di adeguamento, rifacimento, ristrutturazione o ampliamento degli spazi della struttura esistente e di acquisto dei beni strumentali alla nuova tipologia o merceologia;
  • alla realizzazione di showroom, negozi, sale degustazione e didattiche e/o altri spazi dedicati alla promozione dei propri prodotti, in caso di aziende manifatturiere (artigiane o industriali).
Regime di esenzione. Sono agevolabili in regime di esenzione, le iniziative previste sopra a condizione che vi sia, alternativamente:
  • l’apertura di una nuova unità operativa;
  • l’ampliamento delle superfici/volumi destinate all’attività di impresa;
  • una riqualificazione dell’unità operativa con diversificazione dei prodotti e servizi offerti mediante prodotti/servizi nuovi aggiuntivi, o trasformazione radicale dell’attività svolta nell’unità operativa oggetto di intervento.
Per ottenere i contributi, l’immobile oggetto degli investimenti deve essere:
  • di proprietà del soggetto richiedente salvi i casi di immobili oggetto di operazioni di leasing;
  • immobili oggetto di affitto d’azienda tra società controllanti o controllate o tra aziende di proprietà dei medesimi soggetti;
  • immobili in disponibilità (affitto, locazione), in caso di investimenti di importo fino a 500.000,00 € (totale domanda).
Le spese sono ammesse da un minimo di 20.000,00 euro ad un massimo di 1.500.000,00 di spesa netta, indipendentemente dal tipo di intervento. 
Sono agevolate anche le spese tecniche (progettazione, direzione lavori, sicurezza, certificazione e collaudo statico) nella misura massima dell’8% dell’importo per opere e/o impianti. 
I contributi sono concessi ed erogati in unica soluzione.
Anche per questo Bando, per domande con spesa superiore a 100.000,00 euro vale il discorso della bancabilità o del finanziamento con mezzi propri.
 
 
 
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